Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è un’area protetta che tutela il massiccio dei Monti Sibillini e si estende tra le regioni di Marche e Umbria, ricadendo su quattro province: Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Perugia. Territorio calcareo tipico degli Appennini che unisce le forme più morbide della parte tosco-emiliana alle massime altezze abruzzesi, assumendo via via tratti severi e scoscesi ed è posizionato su terreno montagnoso per un’estensione di circa 71.000 ettari. Dall’asse principale della dorsale appenninica degradano un versante orientale e uno occidentale. I fondovalle dei fiumi e dei torrenti si articolano in gole strette e impressionanti, come le suggestive Gole dell’Infernaccio, create dalle attività telluriche e dall’erosione. Più in alto numerosi boschi si cingono a corona delle valli appenniniche con prevalente andamento nord-sud. Il versante occidentale degrada dolcemente verso l’Umbria con una serie successiva di depressioni ad alta quota, i famosi Piani di Castelluccio. Nel territorio del parco nascono quattro fiumi principali: Aso, Tenna e Fiastrone, che sfociano nel Mare Adriatico. Nera, che si sviluppa sul bacino tirrenico. Numerose sono le leggende che caratterizzano le storie del Parco, insieme a un paesaggio quasi lunare, garantiscono un percorso assolutamente da non perdere.