Il Parco Nazionale d’Aspromonte si trova nella provincia di Reggio Calabria e prende il nome dal Massiccio dell’Aspromonte. Il parco tutela l’estremità di un immenso blocco granitico-cristallino occupante la punta più a sud della penisola, ed è stato creato per la salvaguardia ambientale dei territori della sezione aspromontana dell’ex Parco Nazionale della Calabria. Esso, tuttavia, risale alle popolazioni greche della costa ionica che ammiravano le candide formazioni montuose del massiccio. Infatti, il termine “Aspromonte” potrebbe derivare dal greco e significare “Monte bianco” per il colore chiaro di alcune sue vette. Questo rilievo continentale costituisce un insieme ricco di eventi naturali e di presenze umane: aspre montagne ricoperte di fitta vegetazione, cascate nascoste, valloni scoscesi, rocce a picco, canaloni, dirupi, piccoli e antichi borghi arroccati, tra i quali l’antico villaggio di Roghudi, da cui si scrutava il mare per difendersi dai nemici, e il Santuario di Polsi che, immerso nei boschi, mantiene il suo antico splendore. Questa montagna è il regno degli splendidi esemplari di faggio, abete bianco e pino larice, ed essendo una terra umida e ombrosa, della rara felce Woodwardia radicans, che qui sopravvive dalle lontane ere glaciali. Relativamente alla fauna, spiccano il lupo, il gatto selvatico, l’istrice e la martora. Inoltre è la terra dell’aquila del Bonelli e del capovaccaio, piccolo avvoltoio sempre più raro.