Langhe, Roero e Monferrato, eccellenti zone vitivinicole del Piemonte, sono entrate a far parte dei Siti Unesco con i loro paesaggi modellati dall’azione combinata della natura e dell’uomo. Modulati dal mutare delle stagioni questi territori rappresentano la qualità eccezionale del paesaggio piemontese e della sua profonda e viva cultura del vino, ad iniziare dal Barolo, il Barbaresco, l’Asti Spumante e il Barbera d’Asti. Fra distese collinari multicolori, antichi borghi, castelli arroccati e un susseguirsi di dolci pendii coltivati a vite, la zona classificata dall’Unesco ha un’estensione di oltre 10.000 ettari e comprende numerosi comuni e sei aree: la Langa del Barolo, a sud del Piemonte. È in queste terre che viene prodotto uno dei migliori vini del mondo, il Barolo, vino longevo e di grande struttura, le colline del Barbaresco, con vigneti prevalentemente coltivati a Nebbiolo; l’area del Castello di Grinzane Cavour, che sorge in uno degli scenari più suggestivi della Langa, vicino ad Alba, famosa che per il celebre tartufo bianco. A Canelli si coltiva il Moscato Bianco da cui si produce il vino spumante aromatico Asti, uno dei vini bianchi italiani più esportati all’estero. Nizza Monferrato è invece identificata come la “capitale” del Barbera, ed eccezionale esempio di città “villanova” medievale. Infine, il Monferrato degli Infernot, la zona del Basso Monferrato in cui sono presenti gli “infernot”, vecchie cantine profonde diversi metri e scavate direttamente in una particolare roccia simile al tufo, la Pietra da Cantoni.