L’insieme di Siracusa e Pantalica, attraverso la sua notevole diversità culturale, offre una testimonianza eccezionale allo sviluppo della civiltà nel corso di circa tre millenni. La Necropoli di Pantalica si estende su circa 1.200 metri da nord a sud e 500 m da est a ovest nella regione di Sortino. Nel terreno collinoso e in un ambiente naturale di grande bellezza, circa 5.000 tombe sono visibili, la maggior parte delle quali sono state scavate nella roccia. Le ricerche archeologiche hanno portato alla luce, i resti delle vestigia di abitazioni del periodo della colonizzazione greca; i materiali di origine micenea e le strutture monumentali sono state riconosciute e questo ha permesso l’identificazione dell’Anaktoron (Palazzo del Principe). Spostandosi verso oriente si arriva a Siracusa, città simbolo della presenza greca nel Mediterraneo occidentale. Fondata nel VII secolo aveva nell’Isola di Ortigia il suo centro, da dove si potevano controllare i due porti operativi ancora oggi. Sull’isola sorgono il Tempio di Apollo, il Tempio Ionico e il Tempio di Atena, mentre le catacombe, seconde solo a quelle di Roma, risalgono al periodo paleo-cristiano. Successivamente sorgono la Chiesa di San Giovanni Battista, la Chiesa di San Martino, il Palazzo Bellomo, il Palazzo Migliaccio, la Chiesa di San Francesco all’Immacolata e la Chiesa del Collegio. Il monumento più celebre, con la sua grande piazza, è la cattedrale, che incorpora i resti di un tempio greco risalente al VI secolo a.C., mentre all’interno del Parco Archeologico della Neapolis si trovano numerosi monumenti greci e romani a testimonianza del passato della Sicilia, come il magnifico Teatro Greco, la zona Ninfeo, il Santuario di Apollo, l’imponente altare di Ierone II, l’anfiteatro romano, le grandi cave di pietra e la necropoli Grotticelle, che contiene quella che si presume essere la tomba di Archimede.