Il Parco nazionale della Majella è uno dei tre parchi nazionali dell’Abruzzo compreso tra le province di L’Aquila, Pescara e Chieti. Sessanta vette, trenta delle quali superano i 2000 mt.: dopo il Gran Sasso, la Majella è la seconda cima appenninica con il Monte Amaro, alto 2793 mt.. E’ il luogo ideale per il trekking grazie ai selvaggi valloni che percorrono i notevoli dislivelli della montagna. Il Morrone divide il centro del massiccio dalla conca di Sulmona; nella parte meridionale si trovano i monti Pizzalto e Rotella, il bosco di Sant’Antonio e i monti Pizzi e Secine. Numerose le tracce fossili degli antenati degli animali che oggi popolano l’area del parco, una volta sommersa dal mare: ammoniti, rudiste, nummuliti sino ai preziosi coralli. Il parco è un vero giardino botanico, ricco di rarità come l’Aquilegia della Majella o l’adonide curvata, oltre alla viola e al genepì. Tra i boschi prevalgono le faggete, i querceti di roverelle, cerri, carpini e ornielli e, alle alte quote, il raro pino mugo. Particolare è la fauna: 16 diverse specie di farfalle diurne, la quasi totalità di quelle in Italia. Tra i mammiferi l‘orso, il lupo e il gatto selvatico, oltre a cervi caprioli e camosci. Lungo i fiumi Orta, Orfento e Vella si trova la lontra. Le specie più particolari sono la salamandrina dagli occhiali, l’ululone dal ventre giallo e la vipera dell’Orsini. Infine, fra gli uccelli, l’aquila reale, il lanario, l’astore, i picchi dorsobianco e muraiolo e il piviere tortolino.