Il sito, che si trova in Piemonte e si estende per circa 72.000 ettari, è costituito da 27 beni tra edifici e complessi architettonici, progettati dai più famosi architetti e urbanisti italiani del Novecento. Si tratta di edifici costruiti tra il 1930 ed il 1960 e destinati alla produzione, a servizi sociali e a scopi residenziali per i dipendenti dell’industria Olivetti. L’insieme rappresenta l’espressione di una visione moderna dei rapporti produttivi e si propone come un modello di città industriale che risponde al rapido evolversi dei processi di industrializzazione nei primi anni del ‘900. Il valore unitario complessivo del sito risiede nel connubio tra la nuova capacità espressiva di queste architetture moderne e il riconoscimento del loro essere parte di un progetto economico e sociale. La città industriale di Ivrea, infatti, rappresenta il manifesto delle politiche del Movimento Comunità, fondato a Ivrea nel 1947 e ispirato alla proposta di riorganizzazione dello stato elaborata da Adriano Olivetti nel suo testo “L’ordine Politico delle Comunità”, pubblicato nel 1945. Il sito ha mantenuto nel tempo i suoi caratteri architettonici originari e gli originari spazi esterni, infatti il cambiamento del tipo di produzione che ha investito Ivrea negli ultimi anni ha comportato per alcuni edifici modifiche meramente funzionali che non hanno alterato il progetto originario e le qualità architettoniche, oltre che il valore altamente simbolico dell’esperienza industriale e socio-economica di Ivrea nel suo complesso.