Le due città Mantova e Sabbioneta sono espressione della potenza e delle ambizioni della famiglia Gonzaga; per Mantova le trasformazioni sono state fatte su una città già esistente, mentre Sabbioneta è opera di Vespasiano I Gonzaga, che la fondò nel 1556, su un antico insediamento, è uno dei modelli di riferimento della città ideale proposta dall’Umanesimo. Circondata da un ambiente di straordinario valore naturalistico, Mantova, ricca di arte e di storia, fu trasformata dai Gonzaga in una città-corte di grandissimo splendore. Numerose le testimonianze disseminate per tutta la città, ad iniziare dal celebre Palazzo Ducale, una città nella città, e dal Castello di San Giorgio. Fra i suoi tesori ci sono gli affreschi di Andrea Mantegna, con la famosa Camera Picta, la Stanza degli Sposi con gli amorini e le pareti realizzate in onore dei coniugi Ludovico e Barbara di Brandeburgo. Oggi riconosciuta nella lista dei Borghi più belli d’Italia, Sabbioneta, è spesso definita Piccola Atene, essendo stata edificata su modello delle antiche città del mondo classico. L’obiettivo era quello di costruire una “città ideale” contraddista da arte e cultura. La città odierna conserva intatta la struttura urbanistica, abbracciata da mura difensive a forma di stella a sei punte e la pianta a scacchiera sullo schema dell’accampamento romano. Tra i maggiori punti di interesse da segnalare sono le porte di accesso Imperiale e della Vittoria, la Galleria degli Antichi in piazza d’Armi, il Teatro Olimpico progettato da Vincenzo Scamozzi e decorato con affreschi di Paolo Veronese.