La serie di 111 dei 937 siti palafitticoli archeologici noti, sono situati in sei paesi delle regioni alpine e sub-alpine d’Europa (Svizzera, Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia) e sono composti dai resti di insediamenti preistorici risalenti dal 5000 a.C. al 500 a.C. che si trovano sotto l’acqua, sulle rive di un lago, lungo i fiumi o in aree umide. Le condizioni di conservazione eccezionali per materiali organici impregnati d’acqua, in combinazione con approfondite indagini e ricerche in molti campi delle scienze naturali negli ultimi decenni, si è arrivati a conoscere le prime società agrarie in Europa. Le informazioni precise sulla loro agricoltura, zootecnia, sviluppo della metallurgia, per un periodo di più di quattro millenni, coincide con una delle fasi più importanti della recente storia umana: l’alba delle società moderne. Le serie di siti palafitticoli sono una delle più importanti fonti archeologiche per lo studio delle prime società agrarie in Europa. Dei 111 siti, 19 appartengono all’Italia e sono dislocati in cinque regioni: Lombardia (10), Veneto (4), Piemonte (2), Trentino Alto Adige (2) e Friuli Venezia Giulia (1). Tra le località italiane in cui è possibile immergersi nella cultura preistorica, si possono includere il grazioso Isolino Virginia a Biandronno sul Lago di Varese, le aree archeologiche di Polcenigo, Desenzano del Garda, Manerba del Garda, Peschiera del Garda, Muscoline, Piadena, Cavriana, Monzanbano, Biandronno, Bodio Lomnago, Cadrezzate, Azeglio e Viverone, Arona, Ledro, Fiavè, Peschiera del Garda, Cerea e Arquà Petrarca presso il Laghetto della Costa. Grazie a questi siti è stato possibile comprendere come queste società hanno interagito con l’ambiente e come hanno affrontato i cambiamenti climatici, anche grazie alle tecnologie via via sviluppate.