San Gimignano, situata nella Val d’Elsa ad una cinquantina di chilometri da Firenze, è una testimonianza eccezionale della civiltà del Medioevo in quanto all’interno di una piccola area, ci sono tutte le strutture tipiche della vita urbana: piazze e strade, case e palazzi, pozzi e fontane. Le sue mura e case fortificate formano un orizzonte indimenticabile, nel cuore del paesaggio etrusco. La città ha rappresentato un punto di incontro della Via Francigena per i pellegrini in cammino da e per Roma. Originariamente sotto la giurisdizione dei vescovi di Volterra, è diventata indipendente nel 1199, quando ha acquisito il suo primo podestà. La città libera, nota come San Gimignano delle Belle Torri, è entrata in un lungo periodo di prosperità che durò fino al 1353, quando cadde sotto il dominio di Firenze. Nel 1262 fu costruito un muro di cinta che misura 2.177 m, per poi essere rinforzato con cinque torri cilindriche sulla cinta cittadina. Come simboli della loro ricchezza e del potere delle ricche famiglie, sono state costruite 72 case-torri, 14 delle quali ancora visibili come ad esempio la casa Cugnanesi sulla ex via Francigena (Via San Giovanni), la casa Pesciolini in Via San Matteo e la casa Palazzo Franzesi-Ceccarelli in Via del Castello, nel quartiere più antico della città. San Gimignano si è sviluppata attorno a due piazze principali: Piazza della Cisterna e Piazza del Duomo. La triangolare Piazza della Cisterna è ornata con un bel pozzo che sorge al centro ed è circondata da case-torri: le torri gemelle del Ardinghellis ad ovest, la torre del Benuccis, la Casa Rodolfi e il Palazzo Razzi a sud, e il Palazzo dei Cortesi a nord, mentre Piazza del Duomo ha uno schema più complesso che ha preso forma alla fine del XII secolo e ospita la maggior parte dei monumenti pubblici e privati. Il centro storico di San Gimignano contiene una serie di capolavori dell’arte italiana del XIV e XV secolo, tra i quali spiccano l’affresco del Giudizio, l’Inferno e Paradiso di Taddeo di Bartolo (1393), il Martirio di S. Sebastiano di Benozzo Gozzoli e, soprattutto, i magnifici affreschi di Domenico Ghirlandaio come il ciclo di Santa Fina e l’Annunciazione del Battistero di San Giovanni. Altre opere dello stesso straordinaria bellezza sono gli enormi affreschi di Benozzo Gozzoli raffiguranti San Sebastiano e S. Agostino.