La Sicilia, grande isola incastonata nel blu del Mediterraneo, crocevia di culture e tradizioni, è una terra di straordinaria bellezza.
La Sicilia ha visto invasioni, convivenze pacifiche, sovrani illuminati che l’hanno arricchita di meraviglie architettoniche uniche al mondo. Le tante provincie siciliane sono un caleidoscopio di grandezza e sapori: un racconto della Sicilia non può prescindere dalla sua cucina.
Palermo, la capitale
Se poteste trascorrere a Palermo solo cinque minuti della vostra vita, avremmo un’unica raccomandazione: posizionatevi all’incontro tra via Maqueda e l’antico Cassaro, oggi via Vittorio Emanuele, e a girate su voi stessi lentamente per almeno quattro o cinque volte. Ovunque altro quello sarebbe un semplice incrocio, ma a Palermo sono i Quattro Canti, il Teatro del Sole, detto così perché durante la giornata le facciate vengono illuminate a turno dai raggi della nostra stella. I Quattro canti sono una sintesi della città, che ha molti volti, pronti a splendere per gli occhi dei visitatori.
Fondata dai Fenici, ambìta dai Greci Sicelioti, ingrandita dai Romani, conquistata dagli Arabi, amata dagli Ebrei, dai Normanni e dagli Spagnoli, la vivace capitale della Sicilia è una città ricca di storia e di cultura, in cui l’infinita mescolanza dei popoli emerge evidente nella sua architettura e nella sua cucina. C’è una piccola caratteristica delle vie della città che rende bene l’idea di questa commistione: molte vie della città vecchia – soprattutto nel quartiere della Kalsa, che diede i natali anche a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – sono indicate in tre lingue, italiano, arabo ed ebraico, segno che tutte sono ugualmente di casa.
Tra le mete cittadine irrinunciabili c’è certamente la Cattedrale, la casa della “Santuzza”, la patrona cittadina Santa Rosalia, con le sue imponenti torri e i suoi stili architettonici stratificati riassume in sé la storia cittadina. Imperdibile anche il Palazzo dei Normanni, la più antica residenza reale d’Europa, con la Cappella Palatina e i meravigliosi mosaici bizantini, che ritroviamo anche alla Chiesa della Martorana. Degno di nota anche il Teatro Massimo, uno dei teatri lirici più grandi d’Europa.
La cucina palermitana riflette la vastità culturale cittadina. I mercati storici come Ballarò e la Vucciria offrono la migliore selezione di street food del mondo (non è un dato scientifico, è solo la nostra modesta opinione dopo aver visitato la città): arancine, pani câ mèusa (pane con la milza), panelle, mangia e bevi, crocchette di latte, anellini al forno… scegliere è davvero complesso. E non abbiamo ancora parlato dei dolci! Cannoli, cassate, bianco mangiare, iris, frutta martorana… non sono leggeri, ma non riuscirete a smettere di mangiarli! D’obbligo una puntata al monastero di Santa Caterina, dove le suore producono delizie da leccarsi i baffi.
Catania, tra il mare e l’Etna
Situata ai piedi dell’Etna – che i catanesi chiamano affettuosamente “a muntagna” – Catania è una città dinamica, dalla forte identità culturale. Famosa per la sua architettura barocca, è stata ricostruita dopo il devastante terremoto del 1693. Il centro storico di Catania è un trionfo del barocco siciliano: Piazza del Duomo, con la sua Fontana dell’Elefante e la Cattedrale di Sant’Agata, è il cuore pulsante della città. Impossibile non menzionare l’anfiteatro romano e il Castello Ursino, ulteriori testimonianze della grande storia cittadina.
Grazie a Sant’Agata, Catania è una delle capitali mondiali del turismo religioso: la festa della santa, che si sviluppa in due periodi diversi dell’anno – febbraio e agosto – è la terza festa cattolica al mondo per fedeli attirati, nonché un elemento che connota fortemente le tradizioni catanesi. Per comprendere l’importanza della santa per la città è necessario partecipare alla processione (tranquilli, a trovare posto vi aiutiamo noi!).
Se vi sentite in forma, non può mancare una salita all’Etna, il più grande vulcano attivo d’Europa nonché sito UNESCO, una montagna di fuoco che con i suoi 3.300 metri circa d’altezza può riservare anche temperature molto rigide. Le eruzioni possono causare non pochi disagi, ma vederne una di notte è un’emozione unica.
Tra i piatti simbolo della città, che ha dato i natali al compositore Vincenzo Bellini, c’è la pasta alla Norma, preparata con melanzane, pomodoro, ricotta salata e basilico. Tra i dolci, vi conquisterà la granita, servita con la tipica brioche col “tuppo”, che sarà protagonista delle vostre colazioni.
Messina, la porta della Sicilia
Messina, la città più vicina alla terraferma, è l’ingresso all’isola. Antichissima, fondata dai siculi con il nome di Zancle e ripopolata dai coloni greci con quello di Messena, Messina è un centro di vitale importanza per la Sicilia.
Il Duomo di Messina è uno dei principali simboli della città, e l’aspetto più caratteristico è custodito dalla torre campanaria, con il suo orologio astronomico: parliamo più complesso al mondo e, secondo alcune fonti, anche del più grande mai costruito, visto che le sue componenti sono distribuite sui vari lati e diversi livelli di altezza del campanile.
Imperdibili anche la Fontana di Orione e la Fontana di Nettuno. La cucina messinese è celebre per i suoi piatti a base di pesce, tra i quali spicca il pesce spada. I dolci come la pignolata e i cannoli di ricotta sono altrettanto rinomati. Non si può parlare di Messina senza menzionare i suoi vini, tra cui spicca il Mamertino, già apprezzato dai Romani.
Siracusa, la Magna Grecia
Siracusa è un vero e proprio museo a cielo aperto. Fondata dai Greci nel 734 a.C., la città ha conservato molte testimonianze della sua antica gloria.
Il Parco Archeologico della Neapolis è uno dei siti archeologici più importanti d’Italia, con il Teatro Greco, l’Anfiteatro Romano e l’Orecchio di Dionisio a giocare i ruoli principali. L’isola di Ortigia, il centro storico di Siracusa, è un labirinto di stradine. Qui si trova la Cattedrale di Siracusa, costruita su un antico tempio greco, e il Tempio di Atena.
Il periodo ideale per visitare Siracusa è certamente l’estate, durante la quale si sviluppa il lungo calendario di rappresentazioni classiche al teatro greco, che attraggono appassionati da tutto il mondo. La cucina siracusana è un viaggio nei sapori della tradizione mediterranea. La pasta alla siracusana, con pomodoro fresco, aglio, peperoncino e acciughe, è un piatto semplice ma delizioso. Tra i dolci ricordiamo i mustazzoli e la cuccìa.
Trapani, tra mare e montagna
Trapani, situata sulla costa occidentale della Sicilia, è famosa per le sue saline, i suoi mulini a vento e le isole Egadi, di cui è l’ingresso.
Il centro storico cittadino è un gioiello di architettura barocca, con chiese come la Cattedrale di San Lorenzo e la Chiesa del Purgatorio: qui sono ospitati i Misteri di Trapani, statue che vengono portate in processione durante la Settimana Santa di Pasqua. Il Castello di Venere, situato sul Monte Erice, offre una vista spettacolare sulla città e sul mare.
La cucina trapanese è famosa per il suo couscous di pesce, un piatto che riflette le influenze arabe. Le busiate, una pasta tipica, sono spesso condite con il pesto alla trapanese, fatto con pomodoro, mandorle, basilico e aglio. Tra i dolci, spiccano le cassatelle e i cannoli.
Agrigento, l’antica Akragas
Agrigento è sinonimo di archeologia grazie alla sua celebre Valle dei Templi, uno dei siti archeologici più importanti del mondo e presente nell’elenco dei siti UNESCO.
La Valle dei Templi è un complesso di templi dorici che risalgono al V secolo a.C. Tra questi, il Tempio della Concordia, il Tempio di Giunone e il Tempio di Ercole sono tra i meglio conservati. Il centro storico di Agrigento, con le sue strette viuzze e le chiese medievali, merita una visita. Dalla grande collina che ospita la città oggi, nelle notti di luna piena, si gode una vista incredibile sull’antica Akragas.
La cucina agrigentina è ricca di piatti saporiti, come la pasta con le sarde e la minestra di San Giuseppe, preparata con una varietà di verdure locali. I dolci tipici includono i dolci di mandorla e i cannoli.
Enna, il cuore
Situata al centro dell’isola, Enna è la città di maggior altitudine della Sicilia e offre panorami mozzafiato. Il Castello di Lombardia, una delle fortezze medievali più grandi d’Italia, e la Rocca di Cerere, un antico sito sacro, sono i principali punti di interesse. Necessario un salto anche alla Cattedrale, gioiello architettonico dalla facciata barocca. La cucina di Enna è semplice ma gustosa, con piatti come la pasta alla carrettiera e la vastedda, un tipo di focaccia. I dolci locali, come la pignolata e le cassatelle di Agira, sono perfetti per concludere un pasto.
Caltanissetta, splendore lontano dal mare
Caltanissetta è una città che non ti aspetti. Il Castello di Pietrarossa, che domina la città dall’alto, e la Cattedrale di Santa Maria La Nova, con i suoi affreschi barocchi, sono le principali attrazioni artistiche e artichettoniche. Il Museo Archeologico Regionale offre una vasta collezione di reperti che raccontano il passato.
La cucina di Caltanissetta include specialità come la frittata di carciofi e i cavateddi, un tipo di pasta fresca. Tra i dolci, la cubaita, un torrone di semi di sesamo e mandorle, è molto popolare.
Ragusa, la perla del barocco
Ragusa è conosciuta per il suo straordinario patrimonio barocco, visibile soprattutto nel quartiere di Ragusa Ibla, un labirinto di stradine acciottolate, piazze e chiese barocche, come il magnifico Duomo di San Giorgio. Il Giardino Ibleo offre una vista panoramica sulla valle sottostante. Non possiamo rinunciare a una deviazione verso Santa Croce Camerina, dove in Contrada Punta Secca troviamo la casa di Montalbano. Un consiglio: meglio andarci in tarda primavera o in autunno, per godere appieno dell’atmosfera magica della verandina senza troppa folla.
La cucina ragusana è famosa per i suoi formaggi, come il caciocavallo ragusano, e per le scacce, focacce ripiene. I dolci, come i cannoli e le paste di mandorla, sono altrettanto deliziosi; nella provincia troviamo Modica, famosa per il suo cioccolato.
La Sicilia è una regione di straordinaria bellezza e diversità. Ogni città offre una combinazione unica di storia, architettura, arte e cucina, rendendo ogni visita un’esperienza indimenticabile. Che aspettiamo? Si parte!